terra/Terra
di Gianluca Gabrielli
Il testo, che viene diffuso contemporaneamente da comune-info.net e quandosuonalacampanella.it, costituisce la parte iniziale della relazione al convegno La scuola ascolta il respiro della Terra che si svolgerà a Reggio Emilia giovedì 10 aprile. Il volantino con le info sul convegno alla fine dell'articolo.
vai all'articolo 24/03/2025
NON CREDEVI CHE IL TEMPO PASSASSE COSI’
di Enrico Roversi
Il confronto avvierà l’iter formale di adozione delle Nuove Indicazioni nazionali che sostituiranno a partire dall’anno scolastico 2026/2027 quelle adottate nel novembre 2012. Leggendole la sera questo passaggio deve avermi particolarmente colpito.
“Non abbia timore l’insegnante di ricorrere nella sua esposizione al coinvolgimento anche emotivo e sentimentale dei giovani allievi, facendo uso di episodi particolari anche aneddotici, che fanno ancora parte della cultura del nostro paese (per la storia romana, ad esempio, il sacrificio di Muzio Scevola o l’apologo di Menenio Agrippa).” Sì, perché durante il sonno ho avuto un incubo. Ero con un manipolo di colleghe e colleghi resistenti in una scuola assediata da anni [...]
vai all'articolo 19/03/2025
MA EUROCENTRISMO OCCIDENTALISMO ITALOCENTRISMO SONO DIVENTATI VALORI POSITIVI?
di Redazione
Davvero dobbiamo circoscrivere la nostra identità culturale all'uso delle “nostre tradizioni”, richiamare l'identità “indoeuropea”, sentirci superiori e unici nel mondo per una presunta ubiqua libertà? Davvero possiamo ignorare non solo le tradizioni culturali degli altri continenti ma soprattutto cancellare senza remore l'intenso intreccio che esse hanno creato con quella che viene definita “nostra” cultura?
vai all'articolo 17/03/2025
A VOLTE RITORNANO
di Maestre e maestri della scuola Longhena (BO)
Il tema della valutazione a scuola è davvero complesso e scivoloso. Come insegnanti della scuola Longhena troviamo difficile riuscire a leggerlo attraverso una sola lente e ogni prospettiva che utilizziamo sembra non riuscire ad abbracciarlo nella sua complessità. [...] Una valutazione che pur imperfetta provi a restituire la complessità di tali processi, che guidi lo sguardo dell’insegnante per individuare fragilità e punti di forza. Una valutazione che sia strumento per l’apprendimento e non il suo fine ultimo.
vai all'articolo 12/03/2025
INTERVISTA
L'intervista a Gianluca Gabrielli andata in onda nella trasmissione Fahrenheit di giovedì 06/03/2025 sull' articolo pubblicato su Quando suona la campanella "Guerre in classe".
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GUERRE IN CLASSE
di Gianluca Gabrielli
Come si affrontano le guerre in classe? Intendo nelle classi della scuola primaria. Come si discute delle guerre calde, quelle che accadono mentre la scuola è aperta e che colpiscono per varie ragioni in maniera molto forte i bambini e le bambine? Ci si muove con molta cautela, cercando di dare strumenti e suggestioni utili a contrastare le ansie, di cogliere le occasioni per dare informazioni, per aprire discussioni, per raccogliere notizie e pareri, accettando le diverse opinioni pur provando sempre a metterle in discussione. Tutto ciò, un paio di anni fa, mi sembrava abbastanza chiaro; però poi quando capita di nuovo di passarci attraverso, tutto torna ad essere difficile.
vai all'articolo 05/03/2025
TEMPO PIENO 2025
di Redazione
Attraverso questa sperimentazione vengono poi introdotti numerosi cambiamenti dell’impianto didattico: prima di tutto la pluralità e contitolarità dei docenti rispetto alla scuola tradizionale del maestro/a unici. Poi la didattica tendenzialmente trasmissiva e selettiva della scuola tradizionale viene sostituita con esperienze di tipo concreto e laboratoriale, con il coinvolgimento diretto del corpo, con attività cooperative organizzate per gruppi di bambini, anche a classi aperte, cioè con bambini di diverse classi e anche di diverse età. [...] È ancora possibile lottare per avere il diritto ad una scuola a tempo pieno dignitosa?
vai all'articolo 26/02/2025
INTERVISTA
L'intervista a Sandro Ciarlariello andata in onda nella trasmissione Fahrenheit di mercoledì 18/02/2025 sull' articolo pubblicato su Quando suona la campanella "Non si vive per copiare ma si copia per vivere".
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L’ARREDO SBAGLIATO
Cenni storici sull’arredo scolastico
di Gianfranco Callieri
«Ai bambini comandano tutti», pensava e scriveva, tanti anni fa, un maestro fortunatamente abituato a non confondere autoritarismo e autorità, «i genitori a casa, il prete in chiesa, il maestro a scuola; poi comanderà il dirigente al partito o al sindacato, il sergente al soldato e infine il padrone in fabbrica. Cresciuto uomo così, si rifarà comandando alla moglie e ai figli e allungherà la catena, che nessuno osa spezzare perché ognuno di noi tende a diventare secondino».
vai all'articolo 19/02/2025
NON SI VIVE PER COPIARE MA SI COPIA PER VIVERE
di Sandro Ciarlarliello
Per noi insegnanti il mondo che ci circonda è in ogni istante fonte di ispirazione per riflettere e ragionare. La realtà e le storie che la affastellano sono sempre un intreccio di contraddizioni capaci di smussare le rigidità che imponiamo in modo artificioso alle istituzioni in cui viviamo e in cui lavoriamo. La scuola si nutre di queste contraddizioni e non si vergogna di proporle ogni giorno in quello spazio ristretto dell’aula che fatica a contenerle.
vai all'articolo 12/02/2025
LA SCALATA DELLA SCUOLA
A volte credi di salire, ma in realtà stai scendendo
Seconda parte
di Susanna Caputo
Correva l’anno 2015 e il mondo della scuola, o meglio quello dei precari della scuola, era in fibrillazione. No, non come al solito, questa volta stava accadendo qualcosa di stupefacente: era arrivata la Buona Scuola di Renzi! Una “grandiosa riforma”, voluta dal più pirotecnico primo ministro che l’Italia repubblicana abbia mai avuto. Il “grande mago” aveva concepito un meccanismo che avrebbe stabilizzato orde di precari e precarie e quindi svuotato le GAE, le mitiche graduatorie ad esaurimento che però non si esaurivano mai.
vai all'articolo 05/02/2025
A CHE PUNTO SIAMO CON I PUNTI?
di Enrico Paselli
Care colleghe e cari colleghi dell’Istituto comprensivo, è con grande orgoglio che vi leggo queste poche righe di sintesi dell'azione portata a termine quest'anno, frutto non solo del mio modesto impegno come funzione strumentale alle raccolte punti, ma anche del lavoro condiviso dei membri della Commissione e della collaborazione entusiasta di questa comunità educante che si estende dal bambino all'insegnante al genitore, passando per il quartiere, il tessuto imprenditoriale... insomma: la società tutta.
vai all'articolo 29/01/2024
(CI...) HANNO RUBATO UN TRAM
di Enrico Roversi
“Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.” (John Lennon)
La scuola italiana per come è stata deformata nel corso del tempo è arrivata a non capire più la vita.
vai all'articolo 22/01/2025
ELOGIO DEL BANCHETTO... IN ATTESA DEL REFERENDUM
di Renata Puleo
Da questo humus di ricchezza esibita, di arroganza rivendicata come dichiarazione di verità inattaccabile, di egoismo proprietario, è nata la Legge sull’Autonomia Differenziata. Ognuno per sé e chi non ce la fa crepi, pure con il senso di colpa per la propria debolezza e miseria. E se è nato a Sud, tanto peggio per lui. Chi è l’alieno?
vai all'articolo 17/01/2025
INTERVISTA
L'intervista a Sandro Ciarlariello andata in onda nella trasmissione Fahrenheit di mercoledì 16/01/2025 sull' articolo pubblicato su Quando suona la campanella "Un prof errante di matematica".
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LA SCALATA DELLA SCUOLA
A volte credi di salire, ma in realtà stai scendendo
Prima parte
di Susanna Caputo
Sette e trenta, prima campanella. Dopo anni di supplenze brevi, semi-lunghe, a volte riconfermate, a volte interrotte dall’arrivo dell’avente diritto – il nemico in agguato dell’insegnante non abilitato – finalmente entro in una scuola a pieno titolo. Non proprio di ruolo, ma abilitata e con tanto di supplenza annuale conquistata al tavolone, la meta del pellegrinaggio settembrino del precario nell’era pre Covid. Passo deciso, testa alta e piglio sicuro. Fino al 30 giugno ho una mia collocazione. Sono precaria, sì, ma mi sento a una svolta.
vai all'articolo 15/01/2025
UN PROF ERRANTE DI MATEMATICA
di Sandro Ciarlariello
Così, continuando a custodire negli anni questa storia dentro di me, mi sono trovato a insegnare matematica alla scuola secondaria di secondo grado. Precario, ovviamente. Per definizione un docente errante. Anche nel doppio significato di Paperino perché, oltre a cambiare scuola ogni anno, lavorando senza un briciolo di formazione non potevo far altro che sbagliare e, di conseguenza, imparare da ciò che sbagliavo. Fin da subito mi sono reso conto che ciò che chiedevo alle mie classi era esattamente l’opposto di ciò che accadeva alla mia esperienza di docente errante.
vai all'articolo 09/01/2025
GARBAGE PROJECT
di Gianluca Gabrielli
Eravamo quattro classi quel giorno al Giardino della Zucca, a Bologna, vicino al museo di Ustica. Due quinte elementari e due prime medie, quelle coinvolte nelle attività di conoscenza in vista del passaggio tra scuola elementare e scuola media. Ai bambini era stato affidato il compito di pulire il giardino. [...] Quelli della nostra classe però avevano un equipaggiamento e un ordine particolare: erano dotati di una sacca a tracolla dove dovevano conservare ciò che avrebbero trovato invece di gettarlo nei normali cestini dell'immondizia.
vai all'articolo 19/12/2024
CONTRAPPUNTI
Ritornare all'isola delle anguille
di Enrico Roversi
“È allora che ho teorizzato che i veri proletari sono i bambini, perché sono in fondo alla scala sociale e non hanno voce in capitolo. Anche io ho avuto un'infanzia di merda. La mia non è stata una pedagogia neutra: è stata partigiana. Mi sono sempre schierato dalla parte dei bambini. Che gli altri andassero a…”.
Ho già scritto su questo sito alcune considerazioni sulla differenza tra rischio e pericolo e non mi voglio ripetere, piuttosto vorrei aprire una piccola finestra sull’esperienza di un insegnante che aveva fatto della bicicletta uno strumento indispensabile per la sua didattica: Gianni Milano.
vai all'articolo 11/12/2024
LIBRI DI TRAVERSO
Etienne de La Boétie DISCORSO DELLA SERVITU' VOLONTARIA
di Silvia Di Fresco
Il lunedì pomeriggio, in sede Cobas a Bologna, il telefono squilla spesso e spesso, all’altro capo del filo, c’è una persona che, con la voce alterata, lamenta che il suo dirigente non le ha concesso un permesso per motivi personali perché aveva da ridire sulla motivazione, che la Dsga l’ha trattata malamente perché ha chiesto notizie su un pagamento non ancora evaso, che tal collega della dirigenza le ha mangiato la faccia perché un genitore si era lamentato di un voto basso dato al figlio.
vai all'articolo 04/12/2024